Talent Intelligence & Talent Mapping: Un nuovo capitolo per le risorse umane in azienda

Ogni giorno, tecnologia e innovazione avanzano a ritmi vertiginosi, sconvolgendo interi settori e ridefinendo le regole del gioco. Il XXI secolo ne è testimonianza, mostrando come le innovazioni possano cambiare radicalmente non solo la nostra gamma di opzioni, ma anche le strutture stesse delle industrie.

Nel contesto di tali cambiamenti, la talent acquisition and recruiting sono in evoluzione costante. La trasformazione non deriva solo dai progressi tecnologici, ma anche dai mutamenti dei contesti culturali e sociali.

E in questo scenario, emerge con forza un nuovo protagonista: la Talent Intelligence. Questa è la chiave che sta cambiando la visione e la tecnologia delle aziende rispetto alla gestione e valorizzazione delle proprie risorse umane. Ma cosa rappresenta esattamente la Talent Intelligence e come sta influenzando la gestione del capitale umano? Vediamolo insieme in questo articolo.

1. Il valore del capitale umano e il ruolo della Talent Intelligence

All’interno di un’organizzazione, le persone rappresentano il vero cuore pulsante. Dal loro impegno e dalle loro competenze dipende gran parte del potenziale successo di un’azienda.

E oggi, la Talent Intelligence emerge come ponte tra la tradizionale gestione delle risorse umane e la rivoluzione digitale.

👉 Ma cos’è la Talent Intelligence? Si tratta di un approccio analitico avanzato che sfrutta i dati, analisi e intelligenza artificiale per comprendere, attrarre e trattenere i migliori talenti. In pratica, si tratta di trasformare dati grezzi in informazioni azionabili per prendere decisioni strategicamente informate sul capitale umano dell’azienda.

L’AI e i Big Data, oggi, ci permettono di ascoltare, comprendere e rispondere ai bisogni dei talenti con una precisione senza precedenti. Gli strumenti come le survey interne, quando impiegati adeguatamente, possono fornire insight fondamentali per potenziare il benessere e l’efficienza dei dipendenti. Un loro corretto utilizzo aiuta a contrastare problematiche come la fuga di cervelli, il cosiddetto Quiet Quitting e le dimissioni spontanee. Questi fenomeni possono infatti generare notevoli disagi sia al sistema Paese sia all’azienda stessa.

Affrontare i costi, sia tangibili che intangibili, per colmare posizioni vacanti e attrarre profili idonei risulta sempre più impegnativo.

Riuscire a trattenere i dipendenti in azienda è tanto cruciale quanto la loro selezione iniziale. Una governance efficace richiede un impegno costante nella crescita della retention, soprattutto considerando le profonde trasformazioni che stiamo vivendo in questa era.

2. L’importanza della mappatura del talento

Proseguendo lungo la via dell’idea che le persone rappresentano l’asset più prezioso, ci imbatiamo nella Talent Mapping.

👉 Questo non è solo un approccio al reclutamento, ma un approccio strategico per garantire assunzioni a lungo termine. Infatti non si limita al mero ingaggio del personale: lo sviluppo dei talenti, la loro fidelizzazione, l’analisi delle opportunità di carriera and theadattamento alle varie situazioni lavorative sono tutti aspetti chiave.

Senza contare che questo approccio offre anche una notevole flessibilità in termini di rotazione delle posizioni. Se, per esempio, i dati degli HR indicano che un manager andrà in pensione tra due anni, la mappatura dei talenti consente di delineare un preciso piano d’azione. Grazie ad essa, è possibile identificare in anticipo i dipendenti più idonei alla successione e inserirli in programmi di formazione specifici.

Strumenti essenziali in questo contesto sono le Data Platform e tutto ciò che è offerto dalle nuove soluzioni tech  e dall’intelligenza artificiale. Software come ad esempio Factorial, un tool HR all-in-one, permettono di monitorare le prestazioni dei team, pianificare le carriere e supportare la crescita dei lavoratori.

Inoltre, la Talent Mapping può anche essere utilizzata nella fase di recruiting per ottimizzare le interazioni nel processo di valutazione dei candidati. Mettersi nei panni del candidato ed esprimere empatia non solo migliora l’esperienza del candidato (rafforzando l’employer branding strategy dell’azienda) ma arricchisce anche il lavoro del dipartimento Risorse Umane.

3. Ma in fondo, perché farlo? L’importanza di investire nella Talent Intelligence e nella Talent Mapping

Osservando il panorama aziendale contemporaneo, il valore dell’investimento nella Talent Intelligence e nella Talent Mapping diventa palese, non solo in termini di strategia, ma come elemento essenziale. Questi strumenti, oltre a ottimizzare i tempi e i processi di assunzione, giocano un ruolo fondamentale nell’identificare e coltivare i futuri leader dell’organizzazione.

Grazie a una pianificazione attenta, diminuiscono gli imprevisti legati alle posizioni vacanti e si riesce a valorizzare pienamente le attitudini e le competenze dei dipendenti. La chiave di volta di questo processo risiede nell’attenzione dedicata all’analisi e allo sviluppo degli individui, assicurandosi che le loro potenzialità siano al servizio dell’azienda.

Il ruolo del team HR emerge come cruciale in questo contesto. Supportato dalla tecnologia, può identificare lacune, proporre soluzioni e pianificare sviluppi significativi per l’organizzazione. Di fronte ai vantaggi e alle peculiarità dell’era della Talent Intelligence, l’interrogativo è se si è pronti a investire energie e tempo per far fiorire le risorse umane insieme al proprio business, posizionando l’azienda all’avanguardia nel futuro del lavoro.